Diabetici Famosi
riccardo schicchiRiccardo Nicolò Schicchi, meglio conosciuto soltanto come Riccardo Schicchi, è considerato da molti il Re del Porno italiano. Figlio di un Ufficiale dell'Aeronautica Militare e una casalinga nacque ad Augusta il 14 marzo 1953 e divenne regista, fotografo, imprenditore, politico, produttore e talent scout italiano attivo nel mondo della pornografia e dello spettacolo. Trasferitosi con la famiglia a Roma, a soli 12 anni diventa amico del direttore di "Men", la prima rivista audace sul mercato italiano. Nel 1973 conosce Ilona Staller (aka Cicciolina) e con lei conduce la trasmissione radiofonica Voulez-vous coucher avec moi? per l'emittente "Radio Luna" nella quale si parlava di sesso, anche con contributi in diretta degli ascoltatori. I due proseguirono la loro collaborazione portando in giro per l'Italia uno spettacolo erotico. Nel 1979 Schicchi fa uscire il suo primo film, si tratta di Cicciolina amore mio con protagonista Ilona Staller. Nello stesso anno produce l'album discografico di debutto di Cicciolina dal titolo Ilona Staller con etichetta RCA Italiana, da cui nello stesso anno vengono estratti i singoli, sempre prodotti da Schicchi, I Was Made for Dancing e Cavallina a cavallo/Più su sempre più su. L'anno seguente, come fotografo, ha curato il singolo Buone vacanze/Ti amo uomo della Staller con etichetta RCA. Nel 1983 Riccardo Schicchi e Ilona Staller hanno fondato la Diva Futura, agenzia operante nel mondo dell'erotismo e della pornografia. Riccardo Schicchi si avvicinò anche al mondo politico. Dopo un primo tentativo di ingresso in politica con la Lista del Sole negli anni settanta, entrò nel Partito Radicale (PR) di Marco Pannella. Successivamente nel 1990 fu tra i fondatori del Partito dell'Amore (PdA). Riccardo Schicchi è considerato il re del porno, a lui si riconducono nomi come Éva Henger (la moglie), Moana Pozzi, Cicciolina, Miss Pomodoro, Baby Pozzi, Rossana Doll, Jessica Rizzo, Maurizia Paradiso, Barbarella, Eva Orlowsky, Edelweiss. Nel 1995 pubblica il libro Oltraggio al pudore per la Arbor. Schicchi soffriva di una grave forma di diabete mellito di tipo 2 e a causa di ciò nel corso del 2012 è stato ricoverato in ospedale a causa di un coma diabetico, assistito dalla moglie Eva. La malattia gli ha causato anche seri problemi di vista, rendendolo quasi cieco, e insufficienza renale. Muore il 9 dicembre 2012, all'età di 59 anni, nell'ospedale Fatebenefratelli di Roma.