La presenza del farmacista Sebastiano Vascotto ad Attimis
Giovanni Dudine "Tacadei" era proprietario di un magazzino-deposito di carbone e petrolio, situato al pianterreno della sua casa a isola d'istria, nei pressi del porto.
Egli doveva recarsi nella zona di Attimis con il suo camion per un trasporto. Saputo un tanto, Giuseppe Vascotto "Nadal" (Isola d'Istria 1908 - Trieste 1971) gli chiese un passaggio, per andare a trovare il fratello Sebastiano, prendendo con sé il figlio Fabio (Isola d'Istria 1935) che, con i suoi ricordi, mi ha stimolato a scrivere questa breve ma importante testimonianza.
Ad Attimis, Fabio incontrò le cuginette e potè visitare la locale farmacia, che lo zio gestiva in via Vittorio Emanuele III, precedentemente via Umberto I e ora via Principale.
Il dottor Sebastiano Vascotto (Isola d'istria 1898 - 1949) si era trasferito ad Attimis con la famiglia alla metà degli anni Trenta del secolo XX. Qui lo colse la guerra; al suo termine le truppe d'occupazione tedesche incendiarono i paesi di Attimis, Nimis e Faedis, centri di una fervente attività partigiana, quale rappresaglia.
Alla famiglia del farmacista Vascotto venne assegnato un alloggio a Udine, in via della Prefettura. Quindi, probabilmente a guerra finita, egli ritornò a Isola d'Istria, dove trovò una momentanea e precaria sistemazione nella casa di famiglia, ed aprì una farmacia, che affiancò a quella già presente. Dovette tuttavia avvalersi di collaboratori, in quanto una progressiva quanto rapida debilitazione fisica lo rese infermo e lo costrinse a letto.
Sulle farmacie a Isola d'Istria ho avuto la possibilità di soffermarmi nel volume del 2021, curato assieme all'amico Ferruccio Delise. In seguito anche la figlia Maria (1928 - 1996) si laureò in farmacia a Ferrara nel 1951 con 110 e lode, per poi intraprendere la professione a fianco del marito dottor Dino Faggionato (1927 - 1984) nella farmacia di Montebelluna (Treviso), attività ora continuata dai figli e dai nipoti. La secondogenita Laura (1933- 2019), nubile, iscritta all'Ordine dei Farmacisti di Trieste in data 9 maggio 1958, lavorò presso la Cassa Marittima a Trieste, prima come farmacista e poi nel ramo impiegatizio.
Il dottor Vascotto ricordava in famiglia come i cosacchi, presenti in zona a fianco dei tedeschi, fossero gli esecutori materiali dell'incendio. Ma ciò verrebbe smentito dai ricordi degli anziani di Attimis. Più probabile che al momento fossero presenti entrambi, magari i tedeschi con un ruolo di comando e i cosacchi come manovalanza.
La presenza del dottor Sebastiano Vascotto ad Attimis, sicura ma non supportata da documenti ufficiali, fa pensare che lui fosse colà momentaneamente presente come gerente, supplendo la presenza del titolare.
Dopo infruttuose ricerche in parrocchia e all'anagrafe comunale, la fortuna ha premiato l'amico Luigi fattori di Attimis, appassionato di storia patria, che era andato a salutare gli amici nel locale sezione dell'A.N.A., ospitata negli ambienti dell'ex asilo infantile. Qui si conservano fortunatamente i registri dell'asilo salvati, con sensibilità e lungimiranza, dalle ruspe che sono intervenute sulle strutture dell'edificio, lesionato dal terremoto del 6 maggio 1976.
Ed ecco emergere da un'attenta lettura delle frequenze nella seconda metà degli anni Trenta il nome di Laura Vascotto, di Sebastiano e di Lucia Viezzoli, nata Isola d'Istria il 23 Marzo 1933.
Nel "registro presenze" le frequenze: anno 1936/1937 progressivo n.23: prima frequenza dal 5 aprile al 6 agosto 1937; Anno 1937/1938 n.19; dal 4.10.1937 al 31.8.1938 con assenze dal 3.12.1937 al 31.1.1938 e tutto luglio; anno 1938/1939 n.26: dal 10.10.1938 ha il 30.9.1939 con brevi assenze a dic. 1938 gen. lug. ago. set. 1939, ultima presenza il 24.8.1939.
Si conferma così la presenza dell'isolano dottor Sebastiano Vascotto e famiglia, farmacista ad Attimis durante la Seconda Guerra Mondiale.
Franco Stener
tratto dall'articolo pubblicato sul numero 442-443 (1-16 aprile 2022) del periodico “La nuova Voce Giuliana”
Vincenzo Mollica è un giornalista, scrittore, disegnatore, autore, conduttore televisivo e radiofonico italiano nato a Formigine (Modena) il 27 gennaio 1953.
Ad appena tre mesi di vita ha raggiunto in Canada il padre Pasquale che era stretto collaboratore di Benigno Zaccagnini (un dirigente del partito polico della Democrazia Cristiana) prendendo il passaporto canadese.
Dopo sette anni è ritornato in Italia stabilendosi a Motticella, una frazione di Bruzzano Zeffirio in provincia di Reggio Calabria che è il paese di origine del genitore.
Sin da ragazzo ha amato i fumetti e il cinema, e la canzone d'autore.
Ha frequentato il liceo classico di Locri e poi si è laureato in giurisprudenza all'Università di Urbino.
Nel 1980 è entrato a far parte della redazione del TG1 della RAI e ha realizzato i suoi primi servizi sui personaggi di Walt Disney, sul cantautore Francesco De Gregori e sul regista Nanni Moretti
Successivamente è stato inoltre inviato speciale della RAI alla cerimonia del premio Oscar di Los Angeles, ai festival del cinema di Venezia e Cannes e a partire dal 1981 al Festival di Sanremo.
Ha realizzato tantissime trasmissioni televisive tra cui Prisma, Taratatà, Sviste e Per fare Mezzanotte.
Sempre negli anni '80 ha collaborato con molti quotidiani come Il Messaggeroe l'Unità e il suo inserto satirico, Tango, e riviste come il Radiocorriere TV, Linus, il Venerdì di Repubblica.
Disegnatore egli stesso, ha diretto, dal 1991 al 1995, la rivista Il Grifo e nel dicembre del 2006 ha esposto le sue opere al Complesso del Vittoriano a Roma.
Ha curato la rubrica di approfondimento sullo spettacolo del TG1, Do Re Ciak Gulp!, in onda il sabato dal 20 gennaio 1998 al 29 febbraio 2020.
Appassionato di Internet, nel 2001 ha inaugurato il suo sito ufficiale Rai, primo giornalista della TV di Stato ad avere un sito dedicato, da lui gestito insieme al collega Riccardo Corbò. Dall'esperienza del sito, nel 2006, è nato il libro DoReCiakGulp, sempre curato da Corbò.
Su Rai Radio 2 ha condotto dal 2005 al 2008 Parole parole, storie di canzoni, una serie di appuntamenti radiofonici in cui ha intervistato i grandi autori e interpreti della canzone italiana.
Nel febbraio 2019 ha dichiarato di essere diventato quasi cieco a causa di diverse patologie degenerative della vista (uveite, glaucoma, iridociclite plastica), tutte a esordio infantile, e di essere inoltre affetto dalla malattia di Parkinson (di cui aveva sofferto anche il padre) e dal diabete mellito di tipo 2.
La Rai ha posticipato la sua data di pensionamento, inizialmente prevista per il 27 gennaio 2020, al 29 febbraio successivo per consentirgli di seguire per la trentanovesima e ultima volta da inviato il Festival di Sanremo. Durante la quarta serata ha ricevuto una standing ovation da tutto il Teatro Ariston. In seguito Mollica è stato chiamato in diverse trasmissioni Rai in veste di opinionista; il 27 gennaio 2023 è stato ospite a Viva Rai2!, programma di Fiorello, per festeggiare il suo settantesimo compleanno.
Nel novembre del 2023 è apparso nel docufilm di Riccardo Milani dedicato a Giorgio Gaber: Io, noi e Gaber.
Ai David di Donatello 2024, Mollica ha ricevuto il David di Donatello speciale per i meriti raccolti durante la sua carriera.