Date significative della storia di Isola d'Istria
stemma Isola d'Istria
 

Dal Medio Evo alla Serenissima

1689 janez vaykard valvasor
 
  • Anno 788
    L’Istria è sotto il dominio dei Franchi, che la costituiscono in contea. Essa viene amministrata dal duca Giovanni, che commette arbitrii e soprusi. Le proteste presso l’imperatore Carlo Magno conducono nell'804 ad una pubblica assemblea (il “Placito del Risano”), che dà scarsi risultati.
 
  • 912
    Nasce Ottone I (+ 973), imperatore del Sacro Romano Impero. Tra i suoi atti di governo il dono di Isola, l’antica Alieto, a Vitale Candiani, doge di Venezia. Non molti anni dopo Isola viene tolta a Venezia e regalata al Patriarca di Aquileia.
 
  • 1036
    Il patriarca di Aquileia Popone cede alle suore del monastero di Santa Maria di Aquileia il “feudo” di Isola, che secondo i documenti ritrovati gli apparteneva già nel 977.
 
  • 1212
    Il vescovo di Trieste Eviperto concede a Isola che la preesistente chiesa della Beata Vergine di Alieto divenga Parrocchiale. Le viene concesso pure il diritto di battezzare, per cui nella stessa chiesa viene istituito il fonte battesimale.
 
  • 1253
    Isola diventa Libero Comune. Si inizia la costruzione del Municipio.
 
  • 1280
    Il 4 maggio Isola si sottomette a Venezia. Il vincolo verrà sciolto dal Trattato di Campoformido tra Napoleone e l’Austria (1797).
 
  • 1326
    Si da inizio ai lavori di costruzione del porto e del molo.
 
  • 1379
    Secondo la pia tradizione, la flotta genovese che imperversava nell’Alto Adriatico viene dirottata dal mare antistante Isola – mercé l’intercessione di San Mauro – da una fitta nebbia, preceduta dall’apparizione di una bianca colomba (che figura nello stemma di Isola, recante nel becco un ramo di ulivo).
 
  • 1417
    Un ponte “lungo sei passi” collega Isola alla terraferma.
 
  • 1419
    Prime notizie di una scuola pubblica in funzione a Isola.
 
  • 1470
    Nasce Pietro Coppo, insigne geografo. Morirà nel 1555.
 
  • 1518
    Nasce Francesco Egidio, grande conoscitore delle lettere greche e romane.
 
  • 1536
    Riparazione del molo e ampliamento del porto.
 
  • 1542
    Insediamento ad Isola del parroco Domenico Vascotto (è la prima traccia certa della presenza ad Isola del casato Vascotto). Risale a quell’anno la tenuta di regolari registri parrocchiali dei nati, dei morti, delle cresime e dei matrimoni. *** vedi nota a piè pagina ***
 
  • 1547
    Si dà inizio alla costruzione del Duomo, grazie alla generosità di tutta la popolazione, che partecipa alla colletta.
 
  • 1553
    Il 10 agosto solenne consacrazione del Duomo, dedicato al patrono San Mauro Martire.
 
  • 1585
    Erezione del campanile, staccato alcuni metri dall’ingresso principale del Duomo. Viene eretto anche il nuovo Palazzo Municipale, accanto alla chiesa della B.V. d’Alieto. Forse in quello stesso anno si costruisce il palazzo lombardesco dei Manzuoli (Manzioli), con lo stemma di famiglia: un bue, scalpellato nella facciata. Il palazzo, sorto nella piazzetta “della Madonna”, verrà poi abitato dalla famiglia Lovisato. Sempre nella piazzetta sorgeranno anche due palazzi in stile gotico veneziano, con splendide finestre. E’ di quest’epoca la costruzione del Fondaco (“Fontego”), magazzino e mercato coperto, vicino al porto.
 
  • 1630
    Perdura, dopo sei secoli, il servaggio di Isola al Monastero di Aquileia; con le sue ribellioni ha ottenuto solo un alleggerimento dei gravami.
 
  • 1750
    Nasce Antonio Pesaro, sacerdote e umanista. Morirà nel 1812 e sarà sepolto nel Duomo.
 
  • 1775
    Viene costruito, dal nonno del poeta Pasquale Besenghi, il palazzo omonimo, neanche cento metri a valle del Duomo. Poco più tardi la famiglia Zanon costruisce in via Contesini (“su par Zanon”) una casa grande (il “casamento”) ma meno fastosa del palazzo suddetto.
 
  • 1782
    Il monastero di Santa Maria di Aquileia viene soppresso dall'Imperatore d’Austria. Viene infranta anche la catena plurisecolare che lo legava ad Isola.
 
  • 1797
    Nasce a Isola Pasquale Besenghi degli Ughi, eminente figura di poeta e irredentista. Morirà a Trieste nel 1849 durante un’epidemia di colera.
 
  • 1797
    Trattato di Campoformido e cessione di Napoleone all'Austria dei domini veneti. Il 5 giugno il popolo isolano si solleva per protesta, uccidendo l’ultimo podestà veneto.
 

Dalla Serenissima all'Austria

  • 1805-1815
    Anche Isola è occupata dalle truppe napoleoniche. È di questo periodo la costruzione della strada costiera Isola – Semedella e della “fontana fora”.
 
  • 1821
    Nasce a Capodistria Giovanni Zamarin, indimenticabile parroco di Isola del 1857 al 1893. Tra le tante sue iniziative, la scuola di merletti, che diede lustro al nostro paese sino al 1936.
 
  • 1860
    Apertura ad Isola dell’ufficio postale.
 
  • 1842
    Nasce a Isola Domenico Lovisato, insigne figura di geologo. Morirà a Cagliari nel 1916. La città dove più aveva lavorato gli dedicherà un Museo di Geologia.
 
  • 1875
    Nasce la banda cittadina, dedicata a Giuseppe Verdi.
 
  • 1877
    Viene edificato il nuovo cimitero, costruito dopo il “Primo Ponte”. Nel 1885 sarà dotato di una cappella dedicata a San Michele
 
  • 1881
    Nasce a Isola il primo stabilimento per la lavorazione del pesce, un’industria che per decenni darà lavoro e benessere economico al paese. Inaugurato anche l’Ufficio Telegrafico, che nel 1888 sarà unificato con l’Ufficio Postale.
 
  • 1882
    Benemerito podestà di Isola è Bortolo Fanganel.
 
  • 1887
    Nasce Attilio Degrassi, insigne studioso e professore universitario. Morirà a Roma nel 1969.
 
  • 1895
    Altro benemerito podestà, questa volta isolano: Domenico Degrassi.
 
  • 1898
    Si concludono i lavori e si inaugura la scuola elementare “Dante Alighieri” in via Besenghi.
 
  • 1900
    Nasce l’Ospizio Besenghi per anziani ed inabili. In questa data pare sia stata anche aperta la nuova farmacia “Alle Porte”. Qualche anno dopo viene costruito pure l’acquedotto del Ricorvo. Sempre nei primi anni del ‘900 viene creato l’asilo infantile in via Vascotti. Intorno al 1900 risulta essere podestà Domenico Vascotto.
 
  • 1902
    Inaugurazione della strada ferrata Trieste-Buie-Parenzo con stazione anche ad Isola. Il servizio verrà soppresso il 31 agosto del 1935.
 
  • 1905
    Inaugurazione della Sala Verdi (sala da ballo, teatro, cinema).
 
  • 1910
    Costruzione dell’officina del Gas. Podestà è Giovanni Ulcigrai.
 

Finalmente l’Italia, ma solo per 27 anni...

  • 1918
    Il 7 novembre, conclusa la Grande Guerra, arriva ad Isola, tra la gioia della popolazione, un contingente di truppe italiane comandate dal tenente Mario Santarelli. L’avvenimento viene ricordato con una lapide murata sulla facciata del Municipio (distrutta dopo il 1945).
 
  • 1921
    Il 24 aprile l’Italia proclama ufficialmente l’annessione delle nostre terre, quindi anche Isola diviene italiana de jure. Essa ricorderà l’avvenimento dando al “Vier” il nome di “piazza dell’Annessione”.
 
  • 1921
    Il 17 luglio squadre fasciste venute da Trieste incendiano la Casa del Popolo e la villetta dei Gandusio; più tardi uccidono il giovane maestro Giovanni Zustovich e arrecano ad un giovane isolano una ferita d’arma da fuoco che lo condurrà dopo qualche mese alla morte.
 
  • 1925
    Il 20 settembre viene costituita la Società nautica Pullino, che in soli tre anni conquisterà ad Amsterdam l’oro olimpico con il “quattro con”. Lo stesso anno viene demolita l’ex chiesa di Sant'Andrea in “Piassa Granda”.
 
  • 1927
    Bonifica di Riva de Porta. Se ne ricava uno spiazzo adattato a campo di calcio. Sorge subito l’associazione “Isola” che si farà onore.
 
  • 1935
    Il trenino non passerà più, sostituito da un servizio di corriere.
 
  • 1943
    Il 25 luglio cade il fascismo, preludio alla cessazione dello stato di guerra, annunciata l’8 settembre successivo da Badoglio.
 
  • 1945
    Il 22 aprile i tedeschi in ritirata fanno saltare il molo e la diga, da tempo minati.
 

L’occupazione e l’esodo

  • 1945
    Il 1° maggio la guerra è terminata ma comincia l’occupazione slava.
 
  • 1945
    il 9 giugno viene ufficialmente dichiarata operante la “linea Morgan”, apparentemente un confine provvisorio tra le Zona A e la Zona B del Territorio Libero di Trieste, ma destinata a perpetuarsi e anzi a peggiorare a danno dell’Italia.
 
  • 1945
    Gli occupatori introducono nella Zona B la “jugolira”, che ha valore solo in quella zona. È uno dei colpi più determinanti nella politica degli slavi per il distacco dell’Italia dei territori in loro mano.
 
  • 1947
    Gli stabilimenti conservieri isolani vengono saccheggiati dagli occupatori: materie prime, macchinari, prodotti, tutto viene portato in Jugoslavia.
 
  • 1947
    Il 19 giugno la stragrande maggioranza della popolazione isolana inorridisce udendo che a Capodistria il vescovo mons. Santin è stato selvaggiamente picchiato, con la connivenza delle autorità di polizia.
 
  • 1948
    Con l’accusa di aver costituito un gruppo spionistico e terroristico vengono arrestati Adilio Parma, Livio Dandri, Domenico Difino, Ottavio Dudine, Salvatore Perentin e Luigi Drioli. In settembre, con grande rilievo, si tiene il processo a Capodistria; condanne al carcere e ai lavori forzati per tutti gli imputati, in particolare per Perentin (14 anni) e Luigi Drioli (12), che verranno liberati nel 1955 a seguito di uno scambio di prigionieri. Un altro isolano, Musizza, viene trovato “suicida” in carcere.
 
  • 1954
    Il 5 ottobre viene firmato a Londra il Memorandum d’Intesa. Con esso gli anglo-americani assegnano in amministrazione la Zona A all'Italia e la Zona B (con Isola, Capodistria e Pirano) alla Jugoslavia.
 
  • 1955
    Il Memorandum consente agli occupatori di dare un ultimatum agli abitanti della Zona B: optare per l’Italia (e andarsene) o per la Jugoslavia. Comincia così il massiccio e doloroso esodo di più di 5.000 isolani, accolti per anni nei Campi Profughi di tutta Italia. Tanti poi doppiamente emigranti -, lasceranno l’Italia per una nuova vita, soprattutto in Australia, negli Stati Uniti e in Canada.
da “Ricordando Isola”
di Antonio Vascotto, A.N.V.G.D. Trieste, 1989
 
tratto dall'articolo pubblicato il 15 marzo 2013 sul numero 392 del periodico “Isola Nostra”
 
nota del webmaster...
La notizia relativa all'anno 1542 risulta piuttosto inesatta. A Isola d'Istria si sono registrati battesimi almeno dal 1506 come viene confermato dagli indici dei libri riportati anche in questo sito. E infatti il primo battesimo di un Vascotto è registrato in data 4 marzo 1507. Inoltre non ho mai visto un registro delle cresime. E ancora dei Vascotto sono presenti a Isola d'Istria nel 1538 e nel 1541 come si evince dai testamenti trascritti da Giovanni Russignan anche questi presenti in codesto sito. Detto ciò si deduce che i Vascotto esistono a Isola d'Istria da prima del 1542 appunto...