Diabetici Famosi
abdul jeelaniNato Gary Cole nel 1954 a Bells, ha cambiato nome in Abdul Jeelani quando ha abbracciato la fede musulmana, divenendo noto nel mondo del basket come "La mano di Maometto". Arrivò alla Lazio basket nel 1977, salvando con prestazioni incredibili la squadra dalla retrocessione, con una media di 32,8 punti, e portandola alla promozione in A l'anno seguente. Giocò le stagioni successive in NBA, per poi tornare in Italia e diventare il mito della Libertas Livorno, dal 1981 al 1985. Dopo aver chiuso la sua carriera, in Spagna con la maglia della Caja de Alava, nel 1987 Abdul venne colpito da un cancro alla prostata e dal diabete, a cui si aggiunsero una forte depressione, due matrimoni finiti, la perdita del lavoro. Si trovò, quindi, a dover spendere tutto il denaro che aveva messo da parte per curarsi, oltre a dover pagare le cure per la madre, anch'essa malata. Si perse come uomo e diventò uno dei tanti senza tetto che vagano per gli Stati Uniti. Venne accolto da una comunità per homeless a Racine, nel Wisconsin, e lì cominciò a seguire un corso per diventare councelor (una sorta di psicologo). Il presidente della Lazio basket, Simone Santi, quando fu al corrente della situazione di Abdul, decise di proporgli di allenare i bambini, offrendogli il modo per uscire da una condizione molto difficile. Abdul Jeelani ricomincia così la sua vita sui playground delle periferie romane, insegnando il basket là dove c'è più bisogno.