Isola d'Istria
isola istria cartolina libro
"...alle falde di questa valle (?) lambita dalle false onde, s'alza entro del mare in mezzo alli due Promontorj uno scoglio di figura quasi ovata, e di giro un lungo miglio, il quale serve di base alla terra, denominato Isola dal sito isolato, in cui sen giace. Chi ne fossero i primi fondatori, diversamente ne scrivono gli Historici. Leandro Alberti l'attribuisce agli Istriani, allorchè intorno al 550 d.C. la Provincia fu da gl'Hunni miseramente desolata..."
stemma Isola d'Istria
 

Dal Medio Evo alla Serenissima

1689 janez vaykard valvasor
 
  • Anno 788
    L’Istria è sotto il dominio dei Franchi, che la costituiscono in contea. Essa viene amministrata dal duca Giovanni, che commette arbitrii e soprusi. Le proteste presso l’imperatore Carlo Magno conducono nell'804 ad una pubblica assemblea (il “Placito del Risano”), che dà scarsi risultati.
 
  • 912
    Nasce Ottone I (+ 973), imperatore del Sacro Romano Impero. Tra i suoi atti di governo il dono di Isola, l’antica Alieto, a Vitale Candiani, doge di Venezia. Non molti anni dopo Isola viene tolta a Venezia e regalata al Patriarca di Aquileia.
 
  • 1036
    Il patriarca di Aquileia Popone cede alle suore del monastero di Santa Maria di Aquileia il “feudo” di Isola, che secondo i documenti ritrovati gli apparteneva già nel 977.
 
  • 1212
    Il vescovo di Trieste Eviperto concede a Isola che la preesistente chiesa della Beata Vergine di Alieto divenga Parrocchiale. Le viene concesso pure il diritto di battezzare, per cui nella stessa chiesa viene istituito il fonte battesimale.
 
  • 1253
    Isola diventa Libero Comune. Si inizia la costruzione del Municipio.
 
  • 1280
    Il 4 maggio Isola si sottomette a Venezia. Il vincolo verrà sciolto dal Trattato di Campoformido tra Napoleone e l’Austria (1797).
 
  • 1326
    Si da inizio ai lavori di costruzione del porto e del molo.
 
  • 1379
    Secondo la pia tradizione, la flotta genovese che imperversava nell’Alto Adriatico viene dirottata dal mare antistante Isola – mercé l’intercessione di San Mauro – da una fitta nebbia, preceduta dall’apparizione di una bianca colomba (che figura nello stemma di Isola, recante nel becco un ramo di ulivo).
 
  • 1417
    Un ponte “lungo sei passi” collega Isola alla terraferma.
 
  • 1419
    Prime notizie di una scuola pubblica in funzione a Isola.
 
  • 1470
    Nasce Pietro Coppo, insigne geografo. Morirà nel 1555.
 
  • 1518
    Nasce Francesco Egidio, grande conoscitore delle lettere greche e romane.
 
  • 1536
    Riparazione del molo e ampliamento del porto.
 
  • 1542
    Insediamento ad Isola del parroco Domenico Vascotto (è la prima traccia certa della presenza ad Isola del casato Vascotto). Risale a quell’anno la tenuta di regolari registri parrocchiali dei nati, dei morti, delle cresime e dei matrimoni. *** vedi nota a piè pagina ***
 
  • 1547
    Si dà inizio alla costruzione del Duomo, grazie alla generosità di tutta la popolazione, che partecipa alla colletta.
 
  • 1553
    Il 10 agosto solenne consacrazione del Duomo, dedicato al patrono San Mauro Martire.
 
  • 1585
    Erezione del campanile, staccato alcuni metri dall’ingresso principale del Duomo. Viene eretto anche il nuovo Palazzo Municipale, accanto alla chiesa della B.V. d’Alieto. Forse in quello stesso anno si costruisce il palazzo lombardesco dei Manzuoli (Manzioli), con lo stemma di famiglia: un bue, scalpellato nella facciata. Il palazzo, sorto nella piazzetta “della Madonna”, verrà poi abitato dalla famiglia Lovisato. Sempre nella piazzetta sorgeranno anche due palazzi in stile gotico veneziano, con splendide finestre. E’ di quest’epoca la costruzione del Fondaco (“Fontego”), magazzino e mercato coperto, vicino al porto.
 
  • 1630
    Perdura, dopo sei secoli, il servaggio di Isola al Monastero di Aquileia; con le sue ribellioni ha ottenuto solo un alleggerimento dei gravami.
 
  • 1750
    Nasce Antonio Pesaro, sacerdote e umanista. Morirà nel 1812 e sarà sepolto nel Duomo.
 
  • 1775
    Viene costruito, dal nonno del poeta Pasquale Besenghi, il palazzo omonimo, neanche cento metri a valle del Duomo. Poco più tardi la famiglia Zanon costruisce in via Contesini (“su par Zanon”) una casa grande (il “casamento”) ma meno fastosa del palazzo suddetto.
 
  • 1782
    Il monastero di Santa Maria di Aquileia viene soppresso dall'Imperatore d’Austria. Viene infranta anche la catena plurisecolare che lo legava ad Isola.
 
  • 1797
    Nasce a Isola Pasquale Besenghi degli Ughi, eminente figura di poeta e irredentista. Morirà a Trieste nel 1849 durante un’epidemia di colera.
 
  • 1797
    Trattato di Campoformido e cessione di Napoleone all'Austria dei domini veneti. Il 5 giugno il popolo isolano si solleva per protesta, uccidendo l’ultimo podestà veneto.
 

Dalla Serenissima all'Austria

  • 1805-1815
    Anche Isola è occupata dalle truppe napoleoniche. È di questo periodo la costruzione della strada costiera Isola – Semedella e della “fontana fora”.
 
  • 1821
    Nasce a Capodistria Giovanni Zamarin, indimenticabile parroco di Isola del 1857 al 1893. Tra le tante sue iniziative, la scuola di merletti, che diede lustro al nostro paese sino al 1936.
 
  • 1860
    Apertura ad Isola dell’ufficio postale.
 
  • 1842
    Nasce a Isola Domenico Lovisato, insigne figura di geologo. Morirà a Cagliari nel 1916. La città dove più aveva lavorato gli dedicherà un Museo di Geologia.
 
  • 1875
    Nasce la banda cittadina, dedicata a Giuseppe Verdi.
 
  • 1877
    Viene edificato il nuovo cimitero, costruito dopo il “Primo Ponte”. Nel 1885 sarà dotato di una cappella dedicata a San Michele
 
  • 1881
    Nasce a Isola il primo stabilimento per la lavorazione del pesce, un’industria che per decenni darà lavoro e benessere economico al paese. Inaugurato anche l’Ufficio Telegrafico, che nel 1888 sarà unificato con l’Ufficio Postale.
 
  • 1882
    Benemerito podestà di Isola è Bortolo Fanganel.
 
  • 1887
    Nasce Attilio Degrassi, insigne studioso e professore universitario. Morirà a Roma nel 1969.
 
  • 1895
    Altro benemerito podestà, questa volta isolano: Domenico Degrassi.
 
  • 1898
    Si concludono i lavori e si inaugura la scuola elementare “Dante Alighieri” in via Besenghi.
 
  • 1900
    Nasce l’Ospizio Besenghi per anziani ed inabili. In questa data pare sia stata anche aperta la nuova farmacia “Alle Porte”. Qualche anno dopo viene costruito pure l’acquedotto del Ricorvo. Sempre nei primi anni del ‘900 viene creato l’asilo infantile in via Vascotti. Intorno al 1900 risulta essere podestà Domenico Vascotto.
 
  • 1902
    Inaugurazione della strada ferrata Trieste-Buie-Parenzo con stazione anche ad Isola. Il servizio verrà soppresso il 31 agosto del 1935.
 
  • 1905
    Inaugurazione della Sala Verdi (sala da ballo, teatro, cinema).
 
  • 1910
    Costruzione dell’officina del Gas. Podestà è Giovanni Ulcigrai.
 

Finalmente l’Italia, ma solo per 27 anni...

  • 1918
    Il 7 novembre, conclusa la Grande Guerra, arriva ad Isola, tra la gioia della popolazione, un contingente di truppe italiane comandate dal tenente Mario Santarelli. L’avvenimento viene ricordato con una lapide murata sulla facciata del Municipio (distrutta dopo il 1945).
 
  • 1921
    Il 24 aprile l’Italia proclama ufficialmente l’annessione delle nostre terre, quindi anche Isola diviene italiana de jure. Essa ricorderà l’avvenimento dando al “Vier” il nome di “piazza dell’Annessione”.
 
  • 1921
    Il 17 luglio squadre fasciste venute da Trieste incendiano la Casa del Popolo e la villetta dei Gandusio; più tardi uccidono il giovane maestro Giovanni Zustovich e arrecano ad un giovane isolano una ferita d’arma da fuoco che lo condurrà dopo qualche mese alla morte.
 
  • 1925
    Il 20 settembre viene costituita la Società nautica Pullino, che in soli tre anni conquisterà ad Amsterdam l’oro olimpico con il “quattro con”. Lo stesso anno viene demolita l’ex chiesa di Sant'Andrea in “Piassa Granda”.
 
  • 1927
    Bonifica di Riva de Porta. Se ne ricava uno spiazzo adattato a campo di calcio. Sorge subito l’associazione “Isola” che si farà onore.
 
  • 1935
    Il trenino non passerà più, sostituito da un servizio di corriere.
 
  • 1943
    Il 25 luglio cade il fascismo, preludio alla cessazione dello stato di guerra, annunciata l’8 settembre successivo da Badoglio.
 
  • 1945
    Il 22 aprile i tedeschi in ritirata fanno saltare il molo e la diga, da tempo minati.
 

L’occupazione e l’esodo

  • 1945
    Il 1° maggio la guerra è terminata ma comincia l’occupazione slava.
 
  • 1945
    il 9 giugno viene ufficialmente dichiarata operante la “linea Morgan”, apparentemente un confine provvisorio tra le Zona A e la Zona B del Territorio Libero di Trieste, ma destinata a perpetuarsi e anzi a peggiorare a danno dell’Italia.
 
  • 1945
    Gli occupatori introducono nella Zona B la “jugolira”, che ha valore solo in quella zona. È uno dei colpi più determinanti nella politica degli slavi per il distacco dell’Italia dei territori in loro mano.
 
  • 1947
    Gli stabilimenti conservieri isolani vengono saccheggiati dagli occupatori: materie prime, macchinari, prodotti, tutto viene portato in Jugoslavia.
 
  • 1947
    Il 19 giugno la stragrande maggioranza della popolazione isolana inorridisce udendo che a Capodistria il vescovo mons. Santin è stato selvaggiamente picchiato, con la connivenza delle autorità di polizia.
 
  • 1948
    Con l’accusa di aver costituito un gruppo spionistico e terroristico vengono arrestati Adilio Parma, Livio Dandri, Domenico Difino, Ottavio Dudine, Salvatore Perentin e Luigi Drioli. In settembre, con grande rilievo, si tiene il processo a Capodistria; condanne al carcere e ai lavori forzati per tutti gli imputati, in particolare per Perentin (14 anni) e Luigi Drioli (12), che verranno liberati nel 1955 a seguito di uno scambio di prigionieri. Un altro isolano, Musizza, viene trovato “suicida” in carcere.
 
  • 1954
    Il 5 ottobre viene firmato a Londra il Memorandum d’Intesa. Con esso gli anglo-americani assegnano in amministrazione la Zona A all'Italia e la Zona B (con Isola, Capodistria e Pirano) alla Jugoslavia.
 
  • 1955
    Il Memorandum consente agli occupatori di dare un ultimatum agli abitanti della Zona B: optare per l’Italia (e andarsene) o per la Jugoslavia. Comincia così il massiccio e doloroso esodo di più di 5.000 isolani, accolti per anni nei Campi Profughi di tutta Italia. Tanti poi doppiamente emigranti -, lasceranno l’Italia per una nuova vita, soprattutto in Australia, negli Stati Uniti e in Canada.
da “Ricordando Isola”
di Antonio Vascotto, A.N.V.G.D. Trieste, 1989
 
tratto dall'articolo pubblicato il 15 marzo 2013 sul numero 392 del periodico “Isola Nostra”
 
nota del webmaster...
La notizia relativa all'anno 1542 risulta piuttosto inesatta. A Isola d'Istria si sono registrati battesimi almeno dal 1506 come viene confermato dagli indici dei libri riportati anche in questo sito. E infatti il primo battesimo di un Vascotto è registrato in data 4 marzo 1507. Inoltre non ho mai visto un registro delle cresime. E ancora dei Vascotto sono presenti a Isola d'Istria nel 1538 e nel 1541 come si evince dai testamenti trascritti da Giovanni Russignan anche questi presenti in codesto sito. Detto ciò si deduce che i Vascotto esistono a Isola d'Istria da prima del 1542 appunto...
drioli luigi
[..] Negli appunti che Luigi Drioli, mio padre, ha lasciato per ricordare le nefandezze di quei tristi giorni compare una lista di persone che sono state arrestate e torturate dai titini e delle quali non si è mai saputo con certezza la loro fine. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che non avevano responsabilità specifiche e a loro carico non c'erano accuse: alcune svolgevano il lavoro di guardie municipali, di dipendenti comunali, di operai, di sindacalisti, di vigili del fuoco, e tanti provenivano da varie parti d'Italia ed erano comandati a svolgere il loro lavoro a Isola d'Istrianelle varie amministrazioni. Alcunui arresti, con le loro tragiche conseguenze, sono anche avvenuti a guerra finita, in tempo di pace, senza alcuna giustificazione.
Penso che la lista sia incompleta e porti qualche inesattezza, ma purtroppo sono trascorsi troppi anni e non sono riuscita a rintracciare persone presenti in quell'epoca. Parecchi dati e alcuni nomi li ho aggiunti dopo varie ricerche effettuate [...]
 
Vittorina (Grazia) Drioli

NB: In color verde le note aggiuntive o le integrazioni del webmaster all'articolo originale.

 

Attilio Benvenuti detto Furia

Nato il 28 agosto 1899. Arrestato a Trieste il 7 maggio 1945 in piazza Venezia. Tradotto al carcere dei Gesuiti. Trasferito a Isola d'Istria e Capodistria. Poi scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: BENVENUTI Attilio (detto Furia) fu Almerigo e fu Anna Paoli, nato a Isola d'Istria il 28-9-1899. Arrestato a Trieste piazza Venezia il 5-5-1945 e deportato per ignota destinazione. Notizie fornite dalla moglie Ada Mossut abitante a Trieste in via Vercellio n.9 presso Borsatti.
 

Umberto Bologna

Nato il 19 giugno 1925. Arrestato a Gorizia. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: BOLOGNA Umberto di Giacomo e di Maria Zenon, nato ad Isola d'Istria il 19-6-1925. Arrestato a Gorizia il 18-5-1945 nell'Ospedale Seminario Minore e deportato per ignota destinazione. Nulla si è più saputo di lui. Notizie fornite dalla madre, profuga a Trieste, abitante all'albergo Centrale di via Roma n.9.
 

Augusto Braccini

Nato il 23 aprile 1928. Tradotto ad Aidussina (in sloveno Ajdovščina, in tedesco Haidenschaft). Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: BRACCINI Augusto di Edoardo e di Pasqua Cafariello, nato a Resina di Napoli il 23-4-1898 - Guardia ausiliaria di P. S. Arrestato a Trieste il 21-5-1945) in piazza Barbacan da partigiani slavi di Isola d'Istria e portato in quella località. Risulta che il 21 luglio 1946 si trovava nel carcere di Aidussina. Poi nulla si è più saputo di lui. Notizie fornite dalla moglie Luigia abitante a Trieste in via Ghiberti n.8.
 

Nicolò Civran

Nato il 3 giugno 1910. Operaio all'Arrigoni. Arrestato nel 1945. Scomparso.
 

Bortolo Delise detto Taiasuche

Nato nel 1908. Arrestato a Isola d'Istria. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: DELISE Bortolo fu Bortolo, nato ad Isola d'Istria nel 1908. Arrestato ad Isola d'Istria nella propria abitazione di via Volta, n.1 e deportato per ignota destinazione. Non ha mai dato notizie di sé. Notizie fornite dalla nipote Delise Margherita in Debernardi abitante a Trieste in via Trento n.5.
 

Bruno Del Gos

Nato il 5 maggio 1904. Arrestato a Grado (GO) il 6 giugno 1945 e tradotto a Isola d'Istria. Il 21 luglio 1945 si trovava ad Aidussina (in sloveno Ajdovščina, in tedesco Haidenschaft). Poi scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: DEL COS Bruno fu Giuseppe e fu Barison Veronica nato a Cherso il 5-5-1904 – residente a Isola d'Istria. Rifugiatosi a Grado il 6-6-1945 venne prelevato dai partigiani di Isola d'Istria e portato a Isola. L'11-6-1945 venne deportato. Il 21 luglio 1945 si trova ad Aidussina. Poi nulla si è più saputo di lui. Notizie fornite dalla sorella Luigia in Braccini, abitante a Trieste in via Ghiberti n.8.
 

Libero Degrassi detto Lugro

Nato il 15 giugno 1915. Soldato a Mariano del Friuli (GO). Catturato dai titini a Trieste l'1 maggio 1945. Tradotto a Cerquenizza (Cirquenizza, in croato Crikvenica). Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: DEGRASSI Libero, Civile - arrestato in Istria. (Fonte: Storia Illustrata - Antonio Pitamiz). DE GRASSI Libero di Pietro, n. 10 o 15-5-1915 a Isola d'Istria, soldato a Mariano del Friuli; catturato dagli slavi a Trieste il 1°-5-1945, tradotto a Cerquenizza e scomparso. (Fonte: Luigi Papo pag. Forze Armate varie PB).
 

Attilio Depase

Arrestato a Trieste il 6 maggio 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: DEPASE Attilio - da Isola d'Istria. Arrestato a Trieste il 6-5-1945 nell'albergo Vanoli di piazza Unità d'Italia e deportato per ignota destinazione. Notizie fornite dalla profuga Amablle Opassi, abitante al campo profughi di via Doberdò, Villa Opicina (Trieste).
 

Dino Dudine detto Ragno

Nato nel 1910. Dirigente dell'Ampelea. Arrestato il 7 maggio 1945. Deportato. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: DUDINE Dino di Antonio e di Francesca Vascotto, nato ad Isola d'Istria il 2-1-1910. Prelevato nella propria abitazione di Isola d'Istria il 7-5-1945 e deportato per ignota destinazione. Nulla si è più saputo di lui. Notizie fornite dal fratello Dudine Guerrino abitante a Trieste in via Locchi n.16.
 

Pietro Eppeira

Nato a Muggia (TS) il 3 gennaio 1900. Guardia municipale. Arrestato il 7 maggio 1945. Tradotto a Capodistria (in sloveno Koper). Poi a Maresego (in sloveno Marezige). Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: EPPEIRA Pietro fu Filippo e fu Ernestina Arpison, nato a Muggia il 3-1-1900 - Comandante dei vigili urbani di Isola d'Istria. Prelevato nella sua abitazione di Isola d'Istria da certi Mario Chicco, Giordano Malattia, e Dudine Lucio e portato a Capodistria e poi a Maresego. Dopo giorni deportato per ignota destinazione. Nulla si è più saputo di lui. Notizie fornite dalla figlia Ernesta in Zuliani, profuga a Trieste presso l'Albergo Bellavista Miramare.
 

Antonio Felluga

Nato il 6 settembre 1908. Deportato il 10 maggio 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: FELLUGA Antonio di Roberto, n. il 6-9-1908 a Isola; deportato il 10-5-1945. (Fonte: Luigi Papo pag. Vittime Civili degli slavi PB).
 

Giulio Gerin

Nato il 20 ottobre 1889. Dipendente comunale. Arrestato a Isola d'Istria il 7 maggio 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: GERIN Giulio fu Giuseppe, nato a Pirano il 20-10-1889. Arrestato ad Isola d'Istria il 7-5-1945 e deportato per ignota destinazione. Notizie fornite dalla moglie Luigia, abitante a Trieste in via San Francesco n.41.
 

Ingegner Antonio Grubesich

Di lui figura solo il cognome. Arrestato nel 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: GRUBISSICH dott. Antonio fu Matteo, nato a Derns (Zara) 23-5-1886. Prelevato nei primi giorni del maggio 1845 (probabile errore di battitura... da leggersi 1945 n.d.w.) nella sua villa di Isola d'Istria, ove si trovava in villeggiatura e portato a Muggia. Quindi scomparve e nulla si è più saputo di lui. Notizie fornite dalla cugina Grubissich Maria, abitante a Trieste in viale Miramare n.39.
 

Giovanni Hervatich

Arrestato nel 1945. Scomparso.
 

Giovanni Lugnani

Residente a Isola d'Istria. Arrestato nel 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: LUGNANI Giovanni, residente a Isola; scomparso. (Fonte: Luigi Papo pag. Vittime Civili degli slavi PB).
 

Giusto Mattani

Capo delle guardie municipali di Isola d'Istria. Arrestato nel 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: MATANI Giusto di Massimiliano, nato a Pistoia l'11-6-1893 – Capo dei vigili urbani di Isola d'Istria. Arrestato a Pirano d'Istria ed imprigionato nelle carceri di Capodistria. il 27 maggio 1945 deportato per ignota destinazione. Notizie fornite dalla moglie Benussi Maria abitante a Trieste al n. 27 di Corso Italia.
 

Ersilio Nardone (ma il cognome non è sicuro)

Cognato dei proprietari della "Fabbrica del Cotto". Arrestato nel 1945. Scomparso.
 

Luigi Opassi

Nato il 18 luglio 1900. Arrestato a Trieste. Tradotto a Capodistria (in sloveno Koper). Ucciso a Maresego (in sloveno Marezige) il 16 maggio 1945.
Sul sito www.isfida.it si legge: OPASSI Luigi, Civile - arrestato in provincia di Trieste. (Fonte: Storia Illustrata - Antonio Pitamiz). OPASSI Luigi di Matteo, n. il 18-7-1900 a Isola, operaio dell'Ampelea; arrestato a Trieste, tradotto a Capodistria, ucciso a Maresego il 16-6-1945. (Fonte: Luigi Papo pag. Vittime Civili degli slavi PB).
 

Galliano Penso

Impiegato all'Ampelea. Arrestato nel 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: PENZO Galliano fu Giovarmi e di Faidutti Angela, nato a Trieste il 14-11-1900 - Civile. Prelevato ad Isola d'Istria il 9-5-1945 e deportato per ignota destinazione. Notizie fornite dalla moglie Eugenia, abitante a Trieste in via dell'Istria n.160.
 

Nino Perini

Ucciso nel 1945. Si sa solo che aveva 20 anni.
 

Giuseppe Sartori

Nato l'1 febbraio 1885 a Ostuni (BA). Residente a Isola d'Istria. Arrestato il 9 maggio 1945 e scomparso a Villa del Nevoso (o Bisterza in latino Bistertia Illyrica o Villa Montis Albii, in sloveno Ilirska Bistrica, in tedesco Feistritz o Illyrisch Feistritz).
Sul sito www.isfida.it si legge: SARTORI Giuseppe fu Vincenzo e fu Conte Silvia, nato ad Ostuni (Brindisi) l'1-2-1885. Arrestato ad Isola d'Istria il 9-5-1945 e deportato. Successivamente fu visto a Villa del Nevoso. Notizie fornite dalla moglie Palman Noemi, abitante a Trieste al Silos. Il Comune di nascita con nota n.4422 del 11-4-1956 ha comunicato: dichiarata la morte presunta alle ore 24 del 30 giugno 1945.
sartori giuseppe 1 sartori giuseppe 2
 

Ettore Stolfa

Arrestato a Rovigno (in croato Rovinj) nel 1943. Fatto precipitare dai titini nella foiba di di Pisino (in croato Pazin).
Sul sito www.isfida.it si legge: STOLFA Ettore - da Rovigno d'Istria. Prelevato a Rovigno d'Istria dopo l'8-9-1943 e quindi scomparso. Notizie fornite dall'insegnante Lina Galli, abitante a Trieste in piazza San Giovanni n.6.
 

Guido Tonini

Proveniente da Trieste. Guardia comunale a Isola d'Istria. Deportato alla fine della II Guerra Mondiale. Deceduto in carcere a Lubiana in seguito alle sevizie patite.
 

Alfredo (Antonio) Valentino

Sindacalista. Arrestato nel maggio del 1945. Ucciso a Maresego (in sloveno Marezige) il 16 giugno 1945.
Sul sito www.isfida.it si legge: VALENTINO Antonio fu Demetrio, nato a Napoli il 17-7-1892 – Segretario generale del sindacato dell'industria. Prelevato a Trieste nella propria abitazione il 22-5-1945 e portato ad Isola d'Istria poi nelle carceri di Capodistria e quindi deportato per ignota destinazione. Forse è stato infoibato a Sant'Antonio di Capodistria, ma non si hanno notizie precise. Notizie fornite dalla figlia, abitante a Trieste al n.11 di salita promontorio.
 

Carlo VASCOTTO

Nato nel 1903. Deportato nel 1945. Scomparso.
Sul sito www.isfida.it si legge: VASCOTTO Carlo di Domenico, n. nel 1903 a Isola; deportato dalla provincia di Trieste. (Fonte: Luigi Papo pag. Vittime Civili degli slavi PB).
 

Articolo originale (testo in color nero) pubblicato il 15 dicembre 2012 sul numero 391 del periodico “Isola Nostra” e integrato dal webmaster (testo in color verde.)

1946 Fabio Vascotto nadal e altri isolani esame ammissione scuola media

Isola d'Istria, 1946

Ci aspettava l’esame di ammissione alla Scuola Media...
 
Dietro: insieme al maestro Luciano Colomban e alla maestra Casali, Nerio Delise e Mario Sodomaco.
 
Nella fila davanti, da sinistra: Bruno Steffè, Graziella Lucisano, Tullio Pardo, Liberio Derossi, Fabio Vascotto, Lucio Pagan.
 
In aprile ricorre l’anniversario della morte di Luciano Colomban, da noi comunemente chiamato “el maestro Ciano”.
Il primo incontro che ho avuto con lui è stato a scuola, in via Besenghi, all’inizio dell’anno scolastico 1945-46, in quinta elementare. Eravamo preoccupati di avere un maestro – a detta di altri ragazzi – severo. Tutt’altro: era paziente, ma voleva l’ordine e l’attenzione alle materia che con tanto amore ci insegnava. Ricordo che gli ho anche fatto il chierichetto quando, in quegli anni, è stato celebrato il matrimonio con Flora Costanzo, durato purtroppo pochi mesi a causa dell’improvvisa scomparsa della moglie.
Nell’estate del 1946 sono stato preparato da lui per l’esame di ammissione alle Medie, assieme ad altri ragazzi, qui fotografati davanti al nostro Duomo per assistere ad una S.Messa prima di sostenere l’esame stesso. Nella foto c’è anche la maestra Casali, che aveva preparato all’esame Graziella Lucisano. Le lezioni di preparazione venivano tenute nel giardino della “Villa Brunoro”, a Fontana fora, dove la giovane coppia di sposi abitava.
Ero anch’io presente a quella festa della scuola, al Teatro dell’Arrigoni, quando alla fine dello spettacolo aveva fatto suonare l’Inno all’Istria, che gli era costato l’abbandono di Isola, altrimenti le “truppe di liberazione”, capitanate da qualche fanatico nostro concittadino, gli avrebbero riservato tutt’altro trattamento, a noi noto.
Più tardi l’ho incontrato altre volte, nel 1960, quando mi preparavo per partecipare a dei concorsi indetti dalle Ferrovie, dai Magazzini Generali e dall’Acegat. Due volte alla settimana andavo in “Lambretta” a casa sua, a Sistiana (ho anche rincontrato la signora Armida), per rinfrescarmi la memoria in italiano, matematica ed educazione civica, materie d’esame per i partecipanti a quei concorsi.
Mi è andata bene, è arrivata la prima chiamata dall’Acegat, che ho accettato, e in quell’azienda ho lavorato per trent’anni, sempre al Magazzino Generale. Erano arrivate poi anche le altre due chiamate, ma ero già sistemato... Se in azienda ho fatto una buona carriera, devo essere riconoscente anche al maestro Ciano!
Spero, cari paesani sparsi per il mondo, di non avervi annoiati. Un caro saluto dal vostro
Fabio nadàl
tratto dall'articolo pubblicato il 15 marzo 2010 sul numero 380 del periodico “Isola Nostra”